Comunicato
17 Febbraio 3 Marzo 20 - 21 Aprile - Milano
Categorie professionali a cui sono riconosciuti i crediti ECM per questo corso: Medici, Psicologi, Educatori professionali, Fisioterapisti, Tecnici della riabilitazione psichiatrica, Infermieri, Terapisti occupazionali, Logopedisti, Terapisti e psicomotricisti dell’età evolutiva.
È dal corpo, e dalle sue possibilità ricettive ed espressive, che ciascuno di noi, da bambino, ha costruito il proprio modo di stare al mondo. E’ sulla nostra pelle, è a partire dai nostri primi movimenti interni ed esterni, che sensazioni e percezioni antichissime hanno lasciato profonde tracce relazionali, capaci, a oggi, di guidare le nostre emozioni e le nostre azioni più significative.
C’è un inno gnostico del II secolo che dice chi non danza, ignora quel che accade. E questo è un po’ come dire che soltanto chi consente al proprio corpo di integrarsi con la propria mente, e con tutto ciò che c’è, allora, conosce e comunica: a sé di sé, e a tutti gli altri, autenticamente.
Il ritmo respiratorio e circolatorio della madre, la sua voce, il suo calore, il suo seno, le sue braccia che sostengono, il suo sguardo, sono indelebilmente incise nella nostra memoria corporea, e divengono i presupposti sostanziali della nostra capacità rappresentativa, immaginativa: di pensiero e relazione.
Per ciascuno di noi, c’è un corpo; ci sono un corpo e una mente, integrati e insieme.
La vita, qualunque vita, non può esistere né svilupparsi al di fuori di un confine determinato: al di fuori di un corpo; di un corpo in movimento. La forma e l’orientamento del nostro corpo, viene da osservare, non sono un caso, quanto, piuttosto, una necessità e una garanzia di sopravvivenza - sia essa biologica che culturale -: sono ciò che dà struttura al nostro esistere, qui, su questa terra, così. E’ il nostro corpo, allora e ancora, a darci il senso e la sensazione della nostra continuità, della nostra costanza; è il nostro corpo che, cambiando secondo regole precise e riconoscibili, ci fa dire che siamo sempre noi, e che fluiamo, nel corso della vita.
Il succedersi delle nostre sequenze di movimenti, ritmiche e accentate, è omologo, in termini di significato e di comunicazione, al susseguirsi di parole e frasi. Rudolf Laban chiama pensare-in-movimento il modo più profondo di orientarci all’interno di noi: perché è dal nostro mondo interiore che continuamente sorgono impulsi corporei che cercano una via, che parlano di noi.
Dice la filosofa Laura Boella (Sentire l’altro, 2006): “Il primo turbamento e la prima minaccia alle più o meno tranquille occupazioni dell’io con se stesso viene dal fatto che l’altro si presenta come un corpo... Il corpo dell’altro non è infatti solo una cosa tra le cose, ma è un corpo vivo.” Ed ecco che, allora, il mio corpo si con-fronta, dinamicamente, con un altro corpo, ed entrambi siamo qui, vivi, presenti, distinti; e “se il corpo non è una cosa, né semplicemente la sede di fatti fisiologici, ma è una presenza intenzionalmente aperta alle cose del monJacques Lacan.jpgdo, è in questa presenza che dobbiamo trovare il significato dell’emozione.” (Galimberti, Il corpo, 1983) E della relazionalità.
Elementi di danzaterapia Fux, spunti di percezione ed espressione corporea, anatomia esperienziale, adeguatamente integrati in una cornice teorica che coniuga neuroscienze, fenomenologia e psicologia dinamica costituiscono la struttura metodologica prevalentemente esperienziale di questa proposta seminariale; e l’operatore della relazione di cura e aiuto ne è il destinatario elettivo.
L’obiettivo generale è quello, infatti, di evidenziare ed esperire direttamente con il proprio corpo quelle dimensioni interne e personali che ci consentono di sentirci interi e presenti, e per questo, più capaci di leggere e praticare dimensioni e orientamenti relazionali più congrui e funzionali alle diverse e specifiche utenze e pratiche professionali.
Il percorso, accreditato ECM per Terapisti della Riabilitazione Psichiatrica, Educatori, Fisioterapisti, Infermieri, Medici, Psicologi, eccetera, si articola in due moduli distinti ma correlati tra loro, per un totale di quattro da ottobre a dicembre 2012 (crediti 2012) + quattro incontri da febbraio ad aprile 2013 (crediti 2013), a cadenza quindicinale, il sabato, dalle 9.30 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 17.30.
Ciascuno dei due differenti moduli è da intendersi come a sé stante, anche se l’uno viene comunque immaginato come possibile integrazione dell’altro. Resta inteso che, per un più completo e approfondito percorso, se ne consiglia la frequenza complessiva.
Modulo - 2013
I incontro – Domenica 17 febbraio 2013 - Docente: Elisabetta Todisco
Il mio corpo vivo respira.
Dalla percezione anatomica al simbolo, un viaggio che parte dal centro, e va.
Lo stare a contatto con sé, l’ascolto del tempo e del ritmo interno.
II incontro – Domenica 3 marzo 2013 - Docente: Laura Pezzenati
Il mio corpo vivo suona.
Tempi e melodie in movimento. Scansioni ritmiche, accentazioni, scale cromatiche, armonie e risonanze.
Orchestre corporee, relazioni possibili.
III incontro – Sabato 20 aprile 2013 - Docente: Elisabetta Todisco
Il mio corpo vivo danza.
L’improvvisazione guidata, come esperienza di presenza e consapevolezza corporea.
IV incontro – Domenica 21 aprile 2013 - Docente: Laura Pezzenati
Il mio corpo vivo danza, e dice.
L’improvvisazione guidata, come esperienza di presenza e consapevolezza corporea, relazione con l’altro e inter-azione.
Sede: Yama Club - Via Giulietta Pezzi 4 - 20136 Milano